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Nel
1985 fonda, con altri designers quali Antonio e Francesco Esposito,
Lorenzo Santaniello e Vito Migliaccio, e con la collaborazione
iniziale di Ernani Vigneri e Fabrizio Ciancaleoni, il Laboratorio
di Design dell'Archimass, un'esperienza didattico-laboratoriale
aperta ai giovani architetti, studenti e laureati, e a quanti sono
interessati a rinnovare l'ambito del design e a ricercare un'autonomia
di linguaggio, soprattutto riferendosi alla produzione a carattere
artigianale. Gli anni '85/'90' rappresentano un periodo particolarmente stimolante,
proficuo e vivace sul piano culturale, sperimentale e propositivo
e il Laboratorio attiva esperienze di design, di architettura di
interni, di grafica, di fotografia: i risultati di questi lavori
vengono documentati in mostre, pubblicazioni di fine corso, cataloghi,
fotografie e, soprattutto, sul bollettino del gruppo "50x70
Progetto & Design". L'iniziativa si apre anche a quella parte
dell'Istituzione Universitaria più attenta e ricettiva nei confronti
delle fenomenologie provenienti dalla realtà territoriale circostante. Contemporaneamente
lo Studio - Laboratorio Archimass, in coerenza con la sua filosofia di
fondo, funziona anche come galleria d'arte, aprendosi agli artisti
di tutte le espressioni e realizzando un grandissimo numero di mostre di
pittura, scultura, grafica, architettura, design, fotografia,
artigianato.
Danno un contributo al dibattito, che da queste attività scaturisce,
personaggi quali Nicola Pagliara, Lucio Morrica, Gino Anselmi, Francesco
Bruno, Almerico de Angelis, Benedetto Gravagnuolo, Sandro Raffone,
Gerardo Pedicini, Aurora Spinosa, Stefano De Stefano ed altri. Ancora
nell'85 collabora alla fondazione e all'organizzazione del "Centro
Studi Posillipo" e si dedica alla direzione artistica, presso
quella associazione, curando il settore Architettura, Grafica e
Design, mentre Gerardo Pedicini cura il settore Pittura, Scultura e
Fotografia.
Per il "Centro" organizza e cura le mostre
"Architettura e Ricerca" che mette a confronto le opere di un
maestro quale Nicola Pagliara con quelle di tre architetti allora
emergenti (oggi docenti universitari) quali Sandro Raffone, Roberto
Serino e Carlo Cuomo e Silvana Ler, con il'intervento critico di Lucio
Morrica; e successivamente, con l'intervento critico di Ela Caroli,
"Grafica, Nuove Tendenze", a tutt'oggi l'unica rilevazione
organica di settore, nella quale espongono i rappresentanti del graphic
design, campani ma di livello nazionale, quali Studio Segno (Pino
Grimaldi e Gelsomino D'ambrosio), Franco Canale e Gino Anselmi, che a
loro volta si confrontano con il lavoro di un grafico emblematico
tra gli anni ''60 e '80, Alfredo Profeta, uomo di raffinata
cultura che a ragione può essere considerato il riferimento e il
punto di partenza per tutti i grafici (e non solo) del mezzogiorno |
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