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biografia 2 | |||||||||||||
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Gli anni '76/89 Tra la fine degli anni '70 ed i primissimi anni '80, parallelamente all'attivitą di architetto svolta nel primo studio di Via Petrarca, approfondisce con Esposito, Santaniello, Migliaccio e Vigneri le tematiche del design, studiando i movimenti contemporanei quali il radical ed il postmoderno, per passare presto all'analisi della cultura artigianale mediterranea di elevata qualitą e ricercando potenzialitą espressive alternative. Nel 1982 apre lo studio di Via Cimarosa, sede principale delle varie attivitą dello gruppo e, all'inaugurazione, viene presentata una mostra di Francesco Esposito che ha come tema le architetture dipinte, quasi un manifesto della volontą del gruppo di porsi, in antitesi con le teorie del tempo che parevano tendere ad una sempre pił netta separazione tra le varie discipline, a favore di una visione unitaria delle diverse espressioni. Al culmine di questa prima fase di ricerche, nel 1983 organizza la prima mostra del Nuovo Design Napoletano, "Oggetti/Progetti Uno", alla quale espone alcune sue opere insieme a quelle di altri dodici giovani artdesigners campani tra i quali Ernani Vigneri, Lorenzo Santaniello e Vito Migliaccio, Claudio Gambardella, Roberto Serino, Gino Anselmi, Giuseppe D'Amore, Carlo Cuomo, Davide Vargas, Antonio e Francesco Esposito. La mostra, che ha un notevole successo di critica e di pubblico e che stimola l'interesse della cultura napoletana e poi nazionale, presenta per la prima volta in assoluto un gruppo omogeneo di progettisti che, ciascuno in autonomia di linguaggio, si allontana dall'idea di un design pensato in termini strettamente funzionali a fini produttivi industriali, per recuperare e riproporre, invece, un pił stretto e leggibile rapporto con l'arte e con l'artigianato.
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I diversi marchi
dello Studio Archimass realizzatii negli anni.
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