Ho
cominciato ad
interessarmi di design,
e del possibile rapporto
con l’arte e
l’artigianato, potrei
dire, fin dagli anni
dell’università. Più
tardi ho via via cercato
di organizzare e
definire meglio, oltre
ovviamente alle
competenze tecniche,
soprattutto un “sistema”
di pensiero che ha
determinato l’approccio
che ancora oggi mi
appartiene e che, nel
tempo, mi ha indicato
scelte e percorsi da
seguire.
Tuttavia, pur avendo
ricercato ed avuto una
lunga frequentazione con
l’arte, e con
l’artigianato, non sono
un artista, né un
artigiano. Continuo
(malauguratamente?) ad
essere soltanto, per
educazione e formazione,
un architetto.
Così, nell’intento di
individuare e
comprendere i meccanismi
che potessero
concretizzare l’ipotesi
di rimettere in
relazione il design, con
l’arte e con la
produzione artigianale,
ho posto in atto
ricerche progettuali e
sperimentazioni che mi
hanno a lungo coinvolto
in prima persona.
Tra i vari materiali che
ho sperimentato, con
alcuni ho stabilito una
più proficua
corrispondenza di
intenti, come è forse
accaduto con i metalli
tradizionali e, di più,
con il legno.
Ma certamente è stata la
scoperta della ceramica,
oggetto di un
innamoramento tardivo ma
definitivo, a donarmi
grandi entusiasmi e
stimoli.
Soprattutto perché mi ha
consentito, e ancora
oggi mi consente,
rispondendo in pieno,
per sua natura,
all’assunto teorico di
un design capace di
controllare
concretamente l’intero
processo ideativo –
produttivo, di essere in
prima persona
l’ideatore, il
costruttore ed il
distributore di un
progetto/oggetto.
I
n questa raccolta di
opere in ceramica, ho
suddiviso il pluriennale
percorso in sezioni
corrispondenti agli anni
di tre diverse
sperimentazioni
susseguitesi nel tempo:
l’età delle indagini e
ricerche sul design tra
la metà degli anni ‘70 e
’90; quella della
sperimentazioni di tipo
artigianale tra la metà
degli anni ’90 e i primi
anni del nuovo secolo;
il ritorno ad una
ricerca più vicina alla
sfera artistica tra il
2000 e il 2014.
Ho
aggiunto, infine, una
sezione dedicata ai
progetti dell'ultimo
ventennio che, a mio
parere, rappresentano un
momento evolutivo
interessante, in
particolare in termini
di ricerca..
Tale suddivisione, del
tutto funzionale, è
giustificata dalla
prevalenza di progetti
riferibili agli ambiti
di ricerca dei vari
periodi; non è,
tuttavia, infrequente
notare incursioni che ne
sconvolgono
apparentemente la
scansione, dimostrando
quanto poi l’approccio
sia, a mio vedere, in
qualche modo unitario. |