La programmazione della art-gallery dell'Archimass, attività sviluppata
ad integrazione delle altre iniziative laboratoriali
e culturali, si è svolta durante un lungo periodo
che, dal 1982, con una mostra di primo approccio
dedicata al pittore Francesco Esposito, per poi
iniziare, a partire dal novembre 1983, il suo
normale cammino che giunge, talvolta con modalità e
approcci differenti ma sempre tenendo conto delle
premesse, fino ai nostri giorni.
Tale programmazione, sia pure con qualche breve interruzione determinata
da eventi di necessità, si è nel tempo concentrata
soprattutto su tre grandi aree tematiche: la
puntuale azione di rilevamento delle risorse
territoriali potenzialmente coinvolte nel fenomeno
“design meridionale”; la costante analisi del
rapporto design/arte, in riferimento all'ambito
ideativo/progettuale, e della relazione
design/artigianato in funzione della possibile
attività produttiva e, infine, ma di pari
importanza, la ricerca e la promozione di quei
creativi il cui lavoro, per quanto affrontato con le
più diverse espressioni artistiche, si rivelava
utile allo sviluppo degli obiettivi del gruppo.
Le sedi dell'Archimass che hanno ospitato gli eventi
espositivi, esclusa la sede di Via Petrarca nella
quale si svolse tutta la fase di approccio iniziale
atta a definire il percorso da seguire, sono state
diverse. Iniziando dallo studio vomerese di Via
Cimarosa, per poi passare a Via Palasciano (Riviera
di Chiaia), poi ancora a Palazzo Spinelli di Laurino
ed “Arteteca”, studio–laboratorio nato per lo studio
e la sperimentazione ceramica, in Via Tribunali, nel centro antico
della città.
Le più recenti esperienze espositive si sono tenute, fino al
2002, presso il Chiajastudio di Via Martucci, per
poi utilizzare spazi esterni, come è accaduto per
le
grandi esposizioni
fino al primo ventennio del
nuovo secolo. |