Page 45 - MAX PENSARE IL DESIGN
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Sul finire della prima metà   1
          degli anni’90, l’esperienza
              del collegamento del
             design napoletano con
               l’ambito produttivo
                 industriale, quasi
          all’improvviso, si esaurì. Fu
             dunque necessaria una
             pausa di riflessione. Si
           riconsiderò l’ipotesi di un
               referente produttivo
           artigianale, anche se tale
             termine non intendeva
          indicare la singola bottega,
                bensì un’idea, una
          dimensione ed una qualità
              tipica dell’artigianato,
           rivisitata in chiave attuale,
           eventualmente anche con
           l’uso dei moderni processi
                 e delle moderne
          tecnologie. Prese, dunque,
            il via, tra il ‘96 ed il ‘99   2
           una nuova fase di ricerca
                che, anche grazie
          all’entusiasmo generato dal
            cosiddetto rinascimento
            napoletano, si concentrò
            sulla qualità dei progetti
                particolarmente in
            ceramica e, con l’ausilio
           delle varie associazioni di
             settore, sulla ricerca di
           nuovi processi produttivi e
             nuovi spazi di mercato.










                         Fig. 1
              1996/99. Studi e schizzi per
             la realizzazione seriale limitata
               di vasi, la cui caratteristica
               principale doveva essere
               l’elevata  qualità formale
                         Fig. 2
          1996/99. Schizzo finale della serie
           di vasi, denominati ’’Farmacia’’.
          Essi erano dotati di coperchi molto
            connotati formalmente al fine di
             rendere vivi gli oggetti anche
            quando non utilizzati per la loro
                  funzione principale.
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