Page 40 - MAX PENSARE IL DESIGN
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1 Le occasioni di ricerca
‘’pura’’, più collegate
all’ambito artistico e ad
una creatività più libera, si
alternavano continuamente
ad un’attività, in qualche
modo, più ‘’professionale’’.
E’ il caso di questo contenitore
‘’Eppur si muove 2’’: un
mobiletto ‘’sui generis’’ il cui
elemento funzionale principale,
il contenitore rivestito in rame,
era montato su un insieme di
nove lunghi e sottili tubolari a
sezione quadrata. Il piede
centrale era più lungo di
qualche millimetro, per cui,
creando un disequilibrio, il
mobile ‘’camminava’’, mentre
un fischietto inserito
nell’uccellino di ottone posto
sullo specchio inclinato,
cinguettava allegramente. Le
motivazioni di tutta la
complessa costruzione stavano
nella volontà di suggerire,
ironicamente e
provocatoriamente, un ritorno
ad una convivenza con
oggetti da amare (non solo
da usare), accettando i loro
cigolii o le loro piccole
deformazioni come espressioni
di un linguaggio da accettare
e comprendere con amore e
pazienza. Il mobile, presentato
poi alla mostra ‘’Artedesign
‘94'’ si avvalse dell’allestimento
di Sergio Spataro.
Fig.1
1990/94. ‘’Eppur si muove’’.
Mobiletto in legno, rame e ferro
verniciato, con specchio ovale.
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