Page 5 - MAX PENSARE IL DESIGN
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Pensare il design
Lo scopo principale di questa piccola
pubblicazione, aldilà del valore artistico delle
opere presentate (giudizio che lasciamo
ovviamente, e volentieri, ad altri), è forse
quello di mostrare con quanta caparbia
passione e costanza, nel corso di un
quarantennio, si sia cercato di dare un
contributo, benché modesto, per la
realizzazione di un sogno che affrancasse la
nostra realtà territoriale dalla condizione di
subalternità nei confronti di quelle aree che
custodivano tradizionalmente il monopolio
della cultura del progetto.
Così come affermato anche da Gerardo
Pedicini, alla “metà degli anni Settanta, in
concomitanza con le proposte di
rinnovamento in campo letterario, si vennero
a delineare nuove situazioni di ricerca anche
nel campo del Design.”
(in M. De Chiara–Ceramiche 1974 / 2014).
Infatti, sebbene già negli anni '60 la questione
del rapporto tra ideazione e produzione nel
meridione fosse stata oggetto di studi e
ricerche da parte soprattutto di Roberto
Mango, docente dell'Ateneo napoletano
e designer di fama quanto meno nazionale,
fu solo nel decennio successivo, grazie ad
alcune figure di primo piano come
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