Page 54 - LIBRO FARE DESIGN
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C oncluse le sperimentazioni di produzione dei
primi anni 90, con la “OggettiProgetti Design
Edizioni” e poi con la collezione Artdesign,
esperienze che prevalentemente miravano a
chiarire il rapporto tra momento ideativo e
momento produttivo, soprattutto dal punto di
vista del designer, inteso come agente preposto
al coordinamento di tutte le complesse fasi del
processo, si comprese la necessità di indagare ancora una volta, e
più approfonditamente, le potenzialità dell'intero ciclo produttivo
artigianale, in relazione sia ad un rinnovamento delle scelte e
della qualità culturale degli aspetti formali, che ad un adeguamento
a nuove strategie di mercato che, pur non rinnegando i tradizionali
canali collegati alla bottega, non disdegnassero la proposizione dei
nuovi prodotti ad una più vasta platea anche nazionale.
Va aggiunto che in quegli anni sviluppai un particolare interesse per
la lavorazione ceramica.
Questa, pur essendo stata oggetto di attività di progettazione n
dalle origini del mio percorso creativo, solo a partire dalla metà
degli anni 90 divenne per me una attività operativa privilegiata e,
almeno per quanto attiene al periodo compreso fra gli anni 1997-
2001, quasi esclusiva. (1)
La concomitanza tra l'interesse per tale espressione e la necessità di
acquisire maggiori e più dirette conoscenze di gestione del mercato
artigianale, unitamente all'entusiasmo generato dalle mutate
condizioni politiche, favorirono la decisione di dare vita, nel 1997,
all'Arteteca (2) (con l'accento indifferentemente sulla prima o sulla
seconda “e”), uno studio – laboratorio nel ritrovato centro antico
della città che era luogo di cultura, di produzione, di confronto e di
vendita, dove arte, artigianato e design si incontravano per
interagire con allievi, con gli altri artigiani e per proporsi al pubblico.
Quel laboratorio, grazie proprio alle caratteristiche intrinseche ed
alla natura della lavorazione ceramica, nacque anche con l'intento
di concentrare nell'unica gura del designer – artigiano la gestione
ed il controllo dell'intero ciclo produttivo.
Questo nuovo percorso di ricerca, intimamente collegato alla
ceramica, divenne l'espressione privilegiata raggiungendo risultati
interessanti e mise in secondo piano l'attenzione per gli altri materiali,
la cui progettazione fu in parte rallentata. In quel periodo, e grazie
anche all'attività di Arteteca, furono stabiliti importanti rapporti di
collaborazione culturale (proseguiti a lungo anche dopo la chiusura
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