Page 30 - LIBRO FARE DESIGN
P. 30
1 Tra le varie lavorazioni
popolari, ancora diffuse e
reperibili sul territorio, e
delle quali si tentò il
recupero, un ruolo di
primo piano spettava
all’ottone e al rame,
metalli cosiddetti poveri.
Questi, contrapposti a
quelli nobili, come oro e
argento, destinati alle
lavorazioni di oreceria,
nel tempo avevano
progressivamente perduto
importanza, no ad
essere utilizzati quasi
esclusivamente per la
realizzazione di pochi
oggetti per la cucina,
spesso legati al folclore
locale, come nel caso
delle oliere per la pizza, o
alla costruzione di
componenti meccanici,
2
come ad esempio, quelli
per la rubinetteria. Ciò,
tuttavia, sebbene da una
parte avesse prodotto un
notevole degrado
culturale, aveva nel
contempo consentito, ad
una specica classe di
artigiani, di continuare ad
esistere e conservare
l’abilità nell’uso del tornio
tradizionale per il volumi
3 e quello a plancia per le
lamiere. Fu perciò
possibile sperimentare un
rapporto del design con
tali lavorazioni, creando
oggetti innovativi e
suscitando l’interesse, e
talvolta l’entusiasmo,
degli stessi operatori.
Fig. 1
1987. Fruttiera.
4
alzata in rame e ottone.
Fig. 2
1987. Gli Oggetti del Sole.
Sale e pepe, con base in legno e
contenitori in rame e ottone.
Fig. 3
1987. Gli Oggetti del Sole.
Serie di oggetti per la tavola
composta da olio/aceto,
sale/pepe, brocca, formaggiera.
31